Iniziamo il 2025 con una storia che va oltre l'arte. Dalla città di Gaza, dove è nata e cresciuta in un campo profughi, la giovane artista visiva Yasmine Aljarba, attualmente residente a Milano, ha costruito un ponte d’arte che collega la sua terra martoriata al resto del mondo. La sua mostra “Resti di Gaza”, in programma a Roma il 16 gennaio 2025, sarà un’intensa esperienza di un solo giorno, un viaggio emozionante attraverso le ferite e le speranze di un popolo che resiste.
Ogni opera, dai dipinti agli audiovisivi, è stata selezionata con cura da Yasmine, rappresentando frammenti della sua storia e di quella di un intero popolo.
Yasmine Aljarba “Perché hai lasciato il cavallo da solo”.
IL CAVALLO SOLITARIO: SIMBOLO DI RESILIENZA PALESTINESE
Fulcro dell'esposizione sarà il dipinto “Perché hai lasciato il cavallo da solo”, ispirato alla poesia di Mahmoud Darwish. Questo cavallo solitario, simbolo di dignità, racconta una storia personale per Yasmine. L’opera, realizzata a Gaza, evoca la Nakba palestinese del 1948, un evento che ha profondamente segnato l’anima del popolo palestinese. Durante il lungo e difficile viaggio da Gaza all'Italia, il dipinto ha subito danni, ma queste imperfezioni hanno aggiunto cicatrici alla sua bellezza. L'opera simboleggia non solo la sofferenza quotidiana, ma riflette anche il tentativo di preservare un'eredità culturale e identitaria. I traumi del 1948 continuano a ripetersi a Gaza, in un ciclo infinito di dolore e resistenza. Yasmine porta a Roma questo quadro come documento storico, raccontando la sua personale esperienza del viaggio. Pur non essendo tecnicamente perfetto, il dipinto racchiude una narrativa potente, diventando un'importante testimonianza della resilienza palestinese.
STILE NAIF: SEMPLICITA’ INGENUA E PROFONDITA’ EMOTIVA.
Le altre opere in esposizione si caratterizzano per uno stile naïf, con una semplicità primitiva, lontana dalle convenzioni accademiche. Gli alberi, disegnati con segni primordiali e cerchi concentrici, oscillano tra il rosso bruciante del dolore e l'azzurro luminoso della speranza. Anche i ritratti delle donne, pur nella loro apparente semplicità, sono ricchi di simbolismi e di potenza espressiva. La spontaneità di queste opere, frutto dell'impulso creativo di denunciare la sua condizione, conferisce all'esposizione un particolare interesse. Con “Resti di Gaza”, il nostro obiettivo non è stato quello di celebrare la maestria tecnica in senso tradizionale, ma piuttosto di mettere in risalto il significato del progetto. Ciò che ci sta veramente a cuore è il potente messaggio che Yasmine Aljarba porta con sé. Vogliamo invitare il pubblico a riflettere su storie di resistenza e speranza, attraverso un'esperienza artistica che va oltre l'estetica. Questa mostra offre l'opportunità di connettersi con una realtà significativa, rendendo l'arte un veicolo di dialogo e sensibilizzazione.
IL VIDEO E GLI SCATTI FOTOGRAFICI
Durante la mostra, un video racconterà attraverso immagini l’intensa esperienza di guerra di Yasmine, accompagnato da un’intervista registrata il 12 maggio 2024 a Milano. Inoltre, una selezione di fotografie, altrettanto toccanti, arricchirà l'esposizione. Le immagini e il video sono stati realizzati da Leonbattista Scacchetti, mentre la musica è a cura di Tommaso Salvadori.
GAZA COIN : SOLIDARIETA’ E PARTECIPAZIONE
Il logo che rappresenta Karim, il personaggio simbolo del progetto umanitario di Gaza Coin.
In questo contesto “Gaza Coin" è uno dei progetti più ambiziosi realizzati grazie alla collaborazione di diverse persone, sia italiane che palestinesi. Questa iniziativa innovativa integra blockchain e sostegno sociale attraverso il progetto Karim, trasformando la criptovaluta in uno strumento concreto di sviluppo e ricostruzione per la comunità di Gaza.
Come spiegano i promotori del progetto"Gaza Coin è nata come una moneta sovranazionale con un obiettivo chiaro: sostenere la popolazione di Gaza attraverso innovazione tecnologica, trasparenza e azioni concrete. In pochi mesi, abbiamo trasformato un'idea in una realtà tangibile, creando un ponte tra finanza decentralizzata e aiuti umanitari. Grazie alla nostra governance DAO e alla partecipazione attiva della community, abbiamo raccolto fondi significativi e realizzato i primi interventi concreti sul territorio. La fornitura di acqua potabile attraverso cisterne è stato il nostro primo successo, dimostrando che ogni contributo può fare la differenza. Oggi, con la nascita di Project Karim, abbiamo rafforzato la nostra missione, mettendo in simbiosi l'aspetto umanitario e finanziario. Gaza Coin non è solo una criptovaluta: è un mezzo di ricostruzione, sviluppo e speranza, che mette nelle mani delle persone il potere di decidere e costruire un futuro migliore. Il nostro percorso è appena iniziato, ma i primi passi hanno dimostrato che un'economia decentralizzata e solidale è possibile".
L'appuntamento del 16 gennaio in galleria emerge come iniziativa simbolica per unire le persone a sostegno della comunità. Un'iniziativa che guarda oltre l'arte, con l'ambizione di promuovere lo sviluppo sociale: dalla costruzione di serbatoi idrici all'installazione di sistemi energetici, dalla realizzazione di scuole a interventi sanitari. Ogni iniziativa rappresenta un gesto di rigenerazione.
LA PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
Giovedi 16 gennaio alle 18:30, Yasmine incontrerà il pubblico per un dialogo prezioso, trasformando l'arte in uno strumento di connessione e solidarietà, un'opportunità per ascoltare, comprendere e partecipare.
Riferimenti organizzativi: Paola Valori +39 347 0900625
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Yasmine Aljarba (1989) Artista palestinese di Gaza, attualmente residente a Milano. Specializzata in pittura ad olio e acrilico, fotografia concettuale e video arte, il suo lavoro riflette la causa palestinese e la cultura. Ha partecipato a numerose mostre e festival artistici locali e internazionali.