Resurrezione della forma è il titolo della mostra di Mario Verolini, docente di prim’ordine nel suo atelier a Roma e Maestro ben noto nel panorama artistico sin dagli anni ‘70. La mostra sarà inaugurata il 20 maggio 2023 - curata da Paola Valori con testi in catalogo di Marcello Fagiolo e Giulia Gaibisso - resterà visitabile fino al 31 maggio. Una mostra superba che ripercorre gli ultimi esperimenti con le chine monocrome, con cui l’artista coglie il carattere rarefatto ed essenziale del paesaggio.
Miste tra bianco e nero, informali o a colori, le opere esposte, che costituiranno il nucleo centrale della mostra, saranno in totale 35 chine su carta e 5 tele ,che andranno a comporre una miscellanea espositiva, precisa, sintetica ma esaustiva - nell’ottica di omaggiare e illustrare – come sostiene la gallerista Paola Valori - tutto il percorso storico e assolutamente fuori dalle righe dell’artista classe 1946. “La sua è una pittura immaginifica, sulfurea e sfumata che non cede e che, in tutti questi anni, non ha mai ceduto al compromesso di un fatuo linguaggio artistico contemporaneo”.
Mai banale, né scontata o facile, la tecnica e la cifra artistica di Verolini, affinate nel corso del tempo, consentono, assieme alle personali scelte di gusto, precisione e poetica, di procedere mediante l’uso di una stesura della pennellata graduata, che va dal sapore sulfureo a quella invece più netta e meticolosa. Ciò permette di affermare che la sperimentazione non si è mai interrotta in tutta la sua carriera di pittore. Tanto che, persino l’aspetto formale, a metà tra figurativo e astratto, ne è stato investito in modo significativo.
Dal 20 maggio quindi, presso la Galleria Micro Arti Visive sarà messa in tutta evidenza la carica espressiva, potente e magnetica, del linguaggio pittorico di Mario Verolini. Il suo “ostinato” universo immaginario non ha mai fatto passi indietro, neppure di fronte ai richiami, più facili e à la page del linguaggio tecnologico-contemporaneo, risultando così, molto più suggestivo e fuori del tempo.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con testi critici di Marcello Fagiolo dell’Arco e Giulia Gaibisso che ne traducono il pieno riconoscimento. L’inaugurazione si terrà sabato 20 maggio 2023 a partire dalle ore 18. La mostra resterà aperta al pubblico fino a mercoledi 31 maggio dalle 15,30 alle 19,30. Ingresso libero.
NOTE BIOGRAFICHE - Mario Verolini ha sperimentato molti strumenti d'arte, dalla pittura ad olio su tela e su carta e dall'acquerello, al disegno a sanguigna o a carbone, alla gouache, alle chine su carta, alle tecniche miste. Ha esposto in varie sedi, dalla Biennale di Venezia a Palazzo Venezia al Complesso del Vittoriano, a Roma, al Palazzo Comunale di Viterbo, alla Sala Cola dell'Amatrice nel Complesso Monumentale di S.Francesco ad Ascoli Piceno, dall'Atelier dell'Arco Amoroso ad Ancona a diversi musei da Recanati alla Sicilia, da Sala 1 a Roma a Palazzo delle Stelline di Milano. E’ docente presso il suo atelier, dove segue gli allievi cercando di fornire loro gli strumenti espressivi, dal colore alla luce. E’ autore del libro "Quaderno di Cupra" con riflessioni sull'arte e la pittura. A maggio 2023 la sua personale “Resurrezione della forma” presso Micro Arti Visive (Roma).