IL MOSAICO DELLE RELAZIONI

In principio era una tessera…Questo è l’incipit de “Il mosaico delle relazioni” atteso al Micro di Roma dal 7 aprile. Un grande progetto sociale della durata di tre giorni - innovativo e unico nel suo genere - che offrirà più livelli di lettura, coinvolgendo il pubblico in una “storia collettiva” con il contributo di chi vorrà farne parte.

Roma – Il giorno 7 aprile 2022 negli spazi di Viale Mazzini 1, sarà inaugurato “Il mosaico delle relazioni” evento partecipativo ideato dallo Studio Alchemist con sedi a Olbia e a Cagliari, e presentato per la prima volta nella capitale con il supporto organizzativo di Paola Valori. L’opera consiste in un mosaico di due metri, che sarà inizialmente ricomposto negli spazi della galleria su un supporto ligneo, ma proprio a Roma sarà scomposto per sperimentarne con i presenti le infinite possibilità.

“Il mosaico è un gesto che nasce come espressione del singolo”- dichiara l’architetto e urbanista Cinzia Nieddu - “ma trova vita nell’intervento di tutti coloro che vorranno contribuire alla sua dispersione”.

L’evento, che  rientra nelle molteplici iniziative di Micro rivolte a stimolare il pubblico romano, è arricchito dal contributo artistico e fotografico di Massimiliano Tuveri (leggi qui) e Alberto Barroccu (leggi qui). Il mosaico “nasce dall’idea di realizzare un’opera “corale” - spiega ancora Cinzia Nieddu -  “e nel momento in cui si deciderà di decomporla – si affideranno  le singole tessere alle persone che vorranno tenerle in custodia per un dato periodo, con l’impegno sociale di ricondurle all’unità, restituendole un giorno alla sua interezza”. 

Un progetto di ampio respiro che sperimenta la possibilità di costruire un senso di comunità e di scambio, che si basa sulla fiducia (questa è la sua forza) e dove il pubblico avrà un ruolo attivo nel compimento del progetto stesso.Un’opera collettiva costituita da una rete di relazioni, basata sull’interazione, sulla partecipazione e sull’impegno sociale, che si pone come atto di sperimentazioneriguardo alle possibili risposte che un segno tangibile può indurre nelle persone. 

Lo Studio Alchemist indaga da tempo il tema delle dinamiche di relazionenell’ambito dei territori. Il progetto della città parte dalla comprensione di come i vari fattori coinvolti, tra cui gli spazi fisici, sociali, culturali, ecosistemici e di come questi interagiscano tra loro. Il progetto è sempre più il disvelamento dei sistemi di relazione, e le soluzioni spaziali sono ancor più una diretta conseguenza di questa indagine e comprensione. 

Durante l’evento inaugurale, previsto per giovedi 7 aprile alle ore 18, sarà possibile vedere il mosaico ancora unito, prima del gran finale - ovvero prima di affidare le singole tessere a chi vorrà tenerle in custodia.  

Sarà inoltre indagato il tema attraverso la sensibilità artistica dei fotografi Massimiliano Tuveri Alberto Barroccu. Il primo indaga l’architettura dello Studio Alchemist attraverso il suo sguardo, riconoscendo una stratificazione di elementi. Il secondo coglie i volti di ragazzi provenienti da tutti i continenti e che mostrano la tessera unica che hanno scelto. Il  tutto sarà accompagnato da una selezione di vini di WineGo Shop. Ingresso libero. 

 NOTE BIOGRAFICHE – STUDIO ALCHEMIST nasce come studio di progettazione in Sardegna nel 2004 dall’iniziativa di Cinzia Nieddu, architetto e urbanista,  si rafforza come gruppo dal 2017 con la presenza di Stefano Floris, ingegnere con studi e competenze nelle dinamiche del mondo delle energie rinnovabili. Questa diversità di formazione ha reso possibile costruire sinergie inedite e ad oggi lo studio conta sul lavoro e l’esperienza di oltre 20 professionisti tra architetti, ingegneri, fotografi, designers.   www.studioalchemist.it