Due fratelli, due universi opposti e paralleli si intrecciano in un “racconto a due”. Sono i pensieri d’artista di Alessandro e Giorgia Pizzo, in mostra da giovedi 6 febbraio 2020 con “La forma dei pensieri”. Una bi-personale incentrata sul pensiero creativo, dove istinto e logica, sperimentazione e rigore, si accostano reciprocamente per dar vita a uno stimolante sodalizio artistico. Giorgia Pizzo con le sue geometrie si contrappone al vortice creativo del fratello Alessandro attraverso il simbolismo dei mandala, in una combinazione infinita di caleidoscopiche composizioni. Per Alessandro invece, dove ogni opera è l’inizio di un dirompente Bing Bang , la pittura diventa istintuale in un action painting esplosivo, sperimenta la gestualità pittorica attraverso gli effetti del grattage, di chiara matrice concettuale.
La mostra "La forma dei pensieri" è un interessante dialogo intorno al tema della libertà espressiva e del pensiero, come già esplicitato nella scelta del titolo. Un’avventura creativa profonda e suggestiva, in quanto espressione dell’antitesi tra i due, da cui emergono risultati estetici davvero originali. L'intimismo minimalista dell'allestimento consentirà di addentrarci nella profondità dei due universi, mettendo in luce i contrasti e le dissonanze di Alessandro e Giorgia, e narrando le esperienze immaginarie di ognuno. Gesti feroci e agitati per il primo, disegni precisi e meticolosi per la seconda. Due modi differenti di approcciarsi agli eventi della vita ma con in comune il “cerchio”, simbolo della loro unione spirituale.
“Nel 2015 ho vissuto un contrasto interiore che solo la pittura poteva aiutarmi ad affrontare. “Supposizioni”, questo il titolo della serie, è una narrazione introspettiva che racconta molteplici possibilità, derivate da infiniti pensieri” (Alessandro Pizzo)
“Disegno per ordinare la mente, per creare delle connessioni tra i pensieri e le paure, cercando di sostituire i colori ai pesi. Il mio centro adimensionale è l'esigenza di "vedere" ciò che ho dentro, siano essi sentimenti, pensieri, timori o desideri. Dal centro si inizia e ci si ferma solo quando si "sente" che è ora di guardare e capire.” (Giorgia Pizzo)
Animali, fiori, porte, astri e altre raffigurazioni universali completano la realizzazione di queste mappe mentali e spirituali, proiettando la loro valenza simbolica all'interno del percorso liberatorio. L’esposizione sarà inaugurata giovedi 6 febbraio alle ore 18 nell’ambito della mostra Dario Fo e l’arte contemporanea curata da Vittorio Sgarbi e Salvo Nugnes e resterà visitabile fino al 29 febbraio dalle 10,30 alle 18.
Riferimenti organizzativi Paola Valori 347 0900625