Tra recupero della tradizione, alta formazione e saperi antichi, una mostra tutta al femminile riunisce i pezzi unici di tre artiste artigiane: Bianca Alfonsi (più conosciuta come Germano Gioielli), Yuriko Damiani e Elena Drommi. Tre percorsi artistici diversi, tra porcellana, tessuto e gioiello, all'insegna dell'eccellenza artigiana italiana, e non solo. Tra le artiste anche un esempio di un incontro felicemente riuscito tra Oriente e Occidente (Yuriko nella foto). Durante l'inaugurazione sarà possibile acquistare i loro pezzi unici e, soprattutto, parlare direttamente con le autrici per conoscere i processi e gli strumenti che hanno reso possibile la realizzazione. "Le mani raccontano storie" è un'iniziativa ideata e curata da Paola Valori e rientra nel più ampio progetto UN WEEKEND D'AUTORE avviato nel 2012 in collaborazione con l'Associazione Michele Valori, a sostegno dell'artigianato artistico, tradizionale e tipico di alta qualità.
Inaugurazione 12 dicembre dalle ore 18 | Per partecipare alle prossime edizioni - Info: 347 0900625
GERMANO GIOIELLI - Hanno una storia antica, si deve risalire al 1846 quando la Casata Orafa inizia il suo percorso. Creazioni d’alta gioielleria che s’impongono per la loro bellezza attirando una clientela di prestigio. Anche la Casa Reale ne riconosce il grande valore artistico, nominandola fornitore ufficiale, e alcuni suoi lavori fanno bella mostra nei Musei Vaticani. Sarà Germano, con la sua creatività, a dare un salto di qualità artistica. Le sue sono sculture in oro di piccole dimensioni che si impongono all’attenzione della clientela sempre più di elevata qualità: Kennedy, Podgorny, De Gaulle, Papa Giovanni, Papa Paolo VI, Andreotti, Fanfani, Zeffirelli, Frank Sinatra, Sophia Loren e Ornella Muti. Sono passati più di 150 anni, ma la passione per questa attività non si è mai spenta. Oggi la tradizione orafa è seguita dall’ultima generazione Bianca, Francesco e Micaela figli di Germano. La particolarità di questi gioielli sta nell’unicità. Ogni pezzo viene pensato, disegnato e realizzato interamente a mano, la lavorazione è a cera persa, antica arte di Benvenuto Cellini . Non è il materiale prezioso a fare il gioiello, preziosa è l’idea che gli sta dietro. I gioielli Germano racchiudono il pregio di un’antica arte orafa con la contemporaneità.
YURIKO DAMIANI - Figlia d’arte, nasce a Roma nel 1972 da mamma giapponese, pittrice ed insegnante di decorazione su porcellana, e papà italiano, profondo conoscitore della cultura del Sol Levante. Frequenta la facoltà di architettura dimostrando, però, sempre una propensione per l'arte e il disegno a mano libera che abbandona per molti anni per dedicarsi all'arredamento e fondare la catena di negozi di design DCube. In seguito riprende la sua iniziale passione decidendo di dedicarsi a tempo pieno alla decorazione su porcellana. Fondamentale per il suo percorso la straordinaria esperienza lavorativa in Giappone nello studio dell'Architetto Yoshinobu Ashihara. Durante questa esperienza comprende l'importanza degli equilibri fra “pieni” e “vuoti” tipici dell'arte giapponese. Il primo affaccio nel mondo della porcellana avviene nel 2014 a Milano durante il prestigioso convegno internazionale “XIII Convention Azzurra”, dove riceve una menzione d'onore per l'opera presentata. In seguito perfeziona sempre più la sua tecnica fondendo la cultura italiana a quella giapponese sperimentando molteplici accostamenti di colori e di materiali per arrivare cosí alla tecnica “Oro Antico a rilievo su Oro Brillante”. L'accostamento di temi orientali a quelli occidentali rendono le sue opere senza alcun dubbio identificabili.
ELENA DROMMI - Scopre il suo amore per la pittura all'età di dieci anni. La passione la spinge ad approfondire sempre più l'arte del colore, la curiosità ha fatto il resto. Di qui i corsi di decorazione anche oltre i confini natali, in città come Bruxelles. Tuttavia il suo principale operato si svolge a Roma, dove il suo primo lavoro di collaborazione la porta ad avere contatto con personalità importanti come Stella Satolli e Roberto Lucifero. Con loro il suo primo lavoro di decorazione per ogni stanza del primo Grand Hotel della capitale, e la scoperta di un nuovo amore: la pittura su tessuti. Vere e proprie opere d 'arte su tessuti da indossare.. Fonte di ispirazione sono le miniature tratte dal B.Grimaldi, uno dei libri del genere che piu ama. L'uso delle tavolette di creta sono volutamente non perfette e levigate, anche questo simbolo del senso che Elena da alla vita. Un significato che acquisisce valore nell'imperfezione. Pensiero che era gia molto forte in lei ma che ora diventa ancora piu importante e predominante. Possiamo scorgere quindi qualcosa di sofisticato e antico anche nell'imperfezione del "bello fatto a mano". Qui l'essenza della sua arte.