Solo apparentemente bozzettistico lo stile colorito di Vittorio Paradisi, è in realtà preciso e visionario nel contempo. Riporta alle atmosfere ricche di dettagli e dense di minuzie dei quadri dei maestri fiamminghi.
La sua Roma in particolare - nella mostra che apre giovedi 6 ottobre 2022 negli spazi di Micro - non sbiadisce nel tempo, nonostante gli strati di polvere e di memoria che la città raccoglie di anno in anno, secolo dopo secolo. Maestro, artista e docente (ha insegnato Decorazione Pittorica all’Istituto Statale d’Arte di Lecce e poi Discipline Pittoriche al 2° Liceo Artistico Statale di Roma) è nato a Lecce, ma i suoi interventi pittorici, le notorie partecipazioni alle fiere e senz’altro le sue mostre romane, hanno fatto storia.
Dalla prima personale degli anni ‘60 alla galleria Maccagnani di Lecce, fino alla raccolta di opere a carattere sacro riunite nella parrocchia di Sant’Antonio a Lecce, quelle al Museo Archeologico “Lavinium” di Pratica di Mare, o quelle adunate in luoghi prestigiosi, tra gli altri, la Camera di Commercio di Sondrio, il Comune di Assisi, l’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e il Pontificium Consilium de Iustitia et Pace nellaCittà del Vaticano, il suo operato, attento e meticoloso, lungo e appassionato.
È recente, del 2003, la presentazione del volume “Vittorio Paradisi, la mia Roma” che ha ispirato la mostra che riporta lo stesso titolo, presso lo spazio di Paola Valori. Indubbiamente, Paradisi possiede un linguaggio storico con quel richiamo allo stile ‘900, che ha segnato la storia della pittura a Roma.
Questo legame però non trapela soltanto dalla gamma cromatica che rinvia a Mambor, a Scipione, o a Mafai, ma anche nella elezione di Roma come punto dello Zenit della sua pittura e della sua vita. La mostra, curata da Paola Valori, resterà visitabile fino al 20 ottobre 2022.Ingresso libero.
NOTE BIOGRAFICHE - Vittorio Paradisi è nato a Lecce nel 1934. È del 1962 la sua prima mostra personale alla galleria Maccagnani di Lecce. Dal 1959 ha insegnato Decorazione Pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte di Lecce e dal 1971 Discipline Pittoriche al 2° Liceo Artistico Statale di Roma. Nel 1982 è uscito il volume di grafica e dipinti per le edizioni Cerroni di Roma.
Opere a carattere sacro sono nella parrocchia di Sant’Antonio a Lecce: dieci pannelli ad olio ispirati al Cantico delle Creature di San Francesco; cinque lunette ad olio raffiguranti la storia del Santo al Convento di San Francesco di Lequile (Le), un dipinto ad olio che rappresenta Ecce Homo alla Pinacoteca Pro Arte Pro Deo di Monteroni di Lecce. Presso enti pubblici: un pannello di rame sbalzato e cesellato di m.2,5 × 4, scuola media Dante Alighieri di Lecce; opere pittoriche al Liceo Classico, all’Ass. della stampa, alla Pinacoteca d’Arte Francescana di Lecce. Opere pittoriche al Museum “Vito Mele” di Santa Maria di Leuca, Museo Provinciale “S. Castromediano” di Lecce, Museo Archeologico “Lavinium” di Pratica di Mare.
Altre opere presso la Camera di Commercio di Sondrio, al Comune di Assisi, di Lecce, di Ardea (Roma), al Comune di Argos (Grecia), al Palazzo Reale di Riad (Arabia Saudita), Ospedale Fatebenefratelli di Roma, interforze di Roma (sala Paradisi), Citybank di Milano, Pontificium Consilium de Iustitia et Pace, Città del Vaticano, Lions club di Rivoli (To), Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma.
Tutte le partecipazioni di Vittorio Paradisi alle Fiere Nazionali d’Arte (Milano, Bologna, Padova,) sono state organizzate dalla galleria Stefano Simmi di Roma.
Nel 2003, presentato da Italo Marcucci, è stato pubblicato il volume “Vittorio Paradisi, la mia Roma”. Sue opere sono in prestigiose collezioni private in diverse parti del mondo. La sua pittura romana, tipicamente pugliese-mediterranea, si ricollega, rispetto la Scuola Romana del ‘900, con una gamma più estesa e più intensa di colori. Nel 2022 espone a Roma presso gli spazi di Micro Arti Visive con la personale “La mia Roma” a cura di Paola Valori.