Nell'ambito delle iniziative di MICRO un ciclo di incontri di promozione alla lettura, in collaborazione con Paese Roma.
"Arte & Libri" apre la nuova stagione sabato 4 marzo 2017 alle 17,30 con la presentazione del volume "Il destino" di Giovanna Breccia.
Ancora una volta l'autrice, psicologa e psicoterapeuta, fonde in quest'opera elaborazione letteraria ed esperienza psicoanalitica. Filo conduttore del romanzo di cui è protagonista una "Lei", colta a metà della vita, è il flusso incessante dei ricordi, delle rielaborazioni del passato, della dolorosa consapevolezza della condizione presente che la condurrà ad una profonda metamorfosi. Frutto dell'esperienza clinica dell'autrice, quest'opera è l'introspezione di un'anima femminile di grande profondità, lacerata come infinite altre dagli eventi della vita, ma capace con determinazione non comune di trovare sé stessa e il senso del suo esistere, il suo "destino" inteso come progetto esistenziale. La narrazione in prima persona che si dispiega ininterrottamente, quasi senza respiro, come acqua che sgorga da una sorgente perenne, coinvolge il lettore rendendolo empaticamente partecipe della nuda e appassionante verità di una storia di vita in cui si possono riflettere infinite altre vite.
Giovanna Breccia, con un'accuratezza oltre il comune, scandaglia con assoluta perizia professionale, precisione lessicale e nello stesso tempo con quella naturalezza che è propria dell'opera d'arte, l'anima femminile oggi combattuta fra i principi acquisiti dalla cultura e l'affermazione della propria natura. La singolare formazione scientifica e umanistica dell'autrice offre pertanto anche in questo suo ultimo libro l'occasione per ognuno di riflettere su di sé e sulle condizioni universali dell'animo umano.
Protagonista indiscussa è, ancora una volta, una donna che rivendica in età adulta il diritto di godere del proprio “tempo perso” nel compiacimento dei sogni altrui, per inseguire l’amore abbattendo limiti e paure. Un inno alla libertà sembra trasalire dal racconto in prima persona, in cui emerge la voglia e il coraggio di cambiare rotta, anche quando si crede erroneamente ormai sia troppo tardi. L’uso della prima persona favorisce l’intimità tra la protagonista del romanzo e il lettore, che cancella le distanze e si immerge con empatia nelle sue vicende personali. Un periodo di solitudine per purificarsi dai condizionamenti contrari alla propria natura e che dominano incontrastati la società circostante; immergersi nella natura per ritrovare l’armonia psico-fisica, come in passato anche il giovane Werther di Goethe fece. Una dettagliata autoanalisi che passa in rassegna le tappe decisive e problematiche del suo percorso di vita: l’anoressia, l’assenza di dialogo con i genitori, la solitudine, l’esasperato bisogno di avere un uomo per compensare l’affetto negatale. Efficace il serrato dialogo con se stessa, che la induce ad andare incontro al destino con coraggio e senza più la paura di dare ascolto al suo cuore.
Il libro sarà presentato sabato 4 marzo 2017 alle 17,30 negli spazi di MICRO (Roma, Viale Mazzini 1) alla presenza dell'autrice.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Giovanna Breccia vive e lavora a Roma dove esercita la professione di psicoterapeuta. Laureatasi in lettere classiche, Filosofia ed in seguito in Psicologia, specializzatasi nelle più importanti correnti della psicoterapia contemporanea, nel 1991 ha fondato l'Istituto "Andreia" volto ad attività clinica, formazione e ricerca e ha promosso un nuovo indirizzo nella psicoterapia contemporanea denominato "Psicoterapia analitica integrale".
Dal 1994 è docente presso la scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale "Istituto Skinner" di Roma.
Oltre al saggio edito sulla rivista Contributi di Storia della Filosofia (Edizioni dell'Ateneo), ha all'attivo altre pubblicazioni: la prima edizione di Frammenti inquieti dell'Io (Borla 1992), la seconda edizione della stessa opera (Città del Sole 2015), la raccolta di racconti Un uomo normale-variazioni su tema (Teseo 2003). Ha inoltre collaborato con Luca Canali al libro Ognuno soffre la sua ombra (Bompiani 2003).