BIN CITY

Prosege l'appuntamento dedicato al fantasy con il nuovo progetto di Pietro Otello Romano dal titolo BIN CITY.  La mostra, che ha tutte le premesse per essere accolta con grande interesse tra gli appassionati di fumetto e non solo, è  curata da Paola Valori negli spazi del Micro, e resterà in esposizione per tutto il periodo natalizio.

Così l'artista racconta da dove è nata la sua poetica pop surrealista"Nel 1988 Robert Zemeckis mi sconvolse con il suo “Who framed Roger Rabbit”. Il concetto dei personaggi dei cartoni visti come semplici attori delle loro gag ma con una vita al di fuori dal set fatta anche di gelosia, inganno e perfino delitto era semplicemente brillante! Da lì mi venne un idea che rimase tale fino al 2004 quando a Londra in complicità con un amico (Hi Steve!) cominciammo a svilupparla. Lui sui testi ed io a riempire album con la caratterizzazione dei personaggi. Ne venne fuori una storia torbida e comica che utilizzando le tecniche espressive dei cartoni animati sprofondava nel mondo oscuro più tipico del Noir. Cherubin City è la città del vizio e Bin City, che in Inglese suona circa come Città Pattumiera, il nome con cui è comunemente chiamata dai suoi abitanti. Rose, Jerry, Walt e Donald sono quattro amici che da un tranquillo villaggio di campagna si trasferiscono nella grande città all'ineguimento dei loro sogni. Presto i sogni si infrangono sul duro muro della realtà e le loro strade si dividono. Dieci anni dopo, due di loro si ritrovano proprio di fronte al cadavere di Rose. E' l'inizio di una storia malata che tra presente e continui flash back nel passato, ci condurrà, attraverso un mondo saturo di droga, corruzione e prostituzione, all'assassino e alla triste rivelazione finale. Quattro anni dopo, parallelamente al mio lavoro di illustratore, avevo già cominciato ad occuparmi di pittura. Tra versioni erotiche e trasgressive dei classici delle fiabe e qualche incubo surreale dai tratti più gotici, mi ero nel mentre avvicinato alla corrente Pop Surrealism/Lobrow ritenendola più consona al mio stile. Riguardando quegli schizzi ne realizzai la forza comunicativa. Decisi così di defluirlo in una serie di quadri a tema, che attraverso il mondo degli animaletti animati, diventasse una metafora della nostra società. Era nato Bin City! Un progetto artistico che fosse un veicolo di critica a sfondo sociale con cui richiamare l'attenzione a tematiche attuali, talvolta scottanti. Come “the Passion of lovers”, che punta il dito sul problema della violenza alle donne e vuole essere da monito sulla scelta del partner, o “That's all Falks” che mostra come il desiderio di possedere un'arma per difendersi possa infine solo condurre al risultato più probabile di finire ammazzati. Ma anche e più semplicemente uno spaccato di vita corrotta e decadente, interpretato attraverso il media giocoso del cartone animato, e un mondo immaginario completo, arricchito da una sua pop culture con i suoi quadri, i suoi manifesti pubblicitari, le sue fiabe e le sue versioni reinterpretate dei nostri eroi e super eroi" .

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Cocktail inaugurale venerdi 16 dicembre 2016 alle ore 18,30.