ECCE HOMO

Nel 500° anniversario della morte di Leonardo Da vinci l’artista Jeanfilip rende omaggio al genio rinascimentale con una reinterpretazione personale del più famoso affresco quattrocentesco raffigurante l’Ultima Cena, capolavoro conservato nell’ex-Refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.


L’iniziativa romana dal titolo ECCE HOMO è frutto della collaborazione tra Il Sextante e Micro Arti Visive, e sarà inaugurata il 2 maggio 2019 nell’ambito di un calendario di appuntamenti e attività collaterali, dedicate al genio creativo di Leonardo Da Vinci e non solo. Attraverso dibattiti e lezioni - e partendo dalla pittura del passato - si approfondirà l’età moderna in un dialogo aperto tra passato presente e futuro, anche in relazione all’ambiente e all’inquinamento atmosferico problema sempre più attuale e spesso sottostimato. Sempre nell’ambito della mostra, venerdi 3 maggio sarà presentato il libro di poesie di Lucia Marchi “Granelli di sabbia" con una serata di cucina dal titolo “ A cena con Leonardo” con ricette risalenti al 1400. Non tutti sanno che Leonardo fu pure cuoco e apri' una taverna con Botticelli!

un’immagine del trittico “Qualcuno di voi mi tradirà” di Jeanfilip

un’immagine del trittico “Qualcuno di voi mi tradirà” di Jeanfilip

Così dichiara l’artista in un suo testo:

Come nella mia rivisitazione di Leonardo, dove l’uomo è messo a nudo, nelle opere sul degrado ambientale metto a nudo la precarietà del nostro pianeta. Ecce Homo, ecco l’uomo cosa è in grado di fare, distruggere il nostro territorio che ci ospita e ci nutre. Lo scioglimento dei ghiacci, la desertificazione, l’isola di plastica sono tutti indicatori del malessere del nostro pianeta. Siamo giunti a un punto di non ritorno, non si possono rigenerare interi decenni di sfruttamento dissennato solo per il profitto di pochi.In queste mie opere rendo evidente ciò che l’uomo ha creato distruggendo, con il monito delle farfalle, che poche per quanto siano, resistono al nostro flagello. Nella mitologia Greca le farfalle significano trasformazione e rinascita. Dove non vi è inquinamento ci sono le farfalle, oggi nelle nostre città non si vedono più e la loro presenza nelle mie opere vuole essere una trasformazione, affinché l’uomo prenda consapevolezza di questo degrado e le farfalle diventino di buon auspicio per una trasformazione delle coscienze, un messaggio di speranza al loro ritorno e al miglioramento dell’inquinamento ambientale. “La terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.”  Jeanfilip