IN SENSO INVERSO . SEGNI E VISIONI NELL’OPERA DI ERIKA CAPOBIANCO.

Un fine settimana intenso negli spazi di Micro che si prepara a ospitare il 9 e il 10 marzo 2019 la mostra di Erika Capobianco, artista eclettica e istintivamente fuori dalle righe. Le due giornate, con una selezione di opere legate fortemente alla personalità poliedrica dell'artista, hanno l'intento di approfondirne a 360 gradi il temperamento.

La mostra, curata da Paola Valori, vuole  esplorare infatti l'aspetto personale dei suoi lavori, “i segni e le visioni” raccolti in un percorso espositivo dal titolo provocatorio  “in senso Inverso” che sembra presentarsi come una sorta di excursus della sua vita.



Immagini senza forme definite, colori addensati, toni cupi, tratti decisi ma malinconici e capacità espressiva, caratterizzano un’artista che, tramite le opere, dialoga con se stessa, con il proprio passato e le tormentate esperienze.
 Nata a Roma nel 1961, sin dall'infanzia si interessa alla materia artistica pur non affrontando mai un vero e proprio corso di studi specifico; "ho sempre seguito l'urgenza e l'istinto" afferma.


Il suo processo creativo nasce dal particolare gesto di imprimere sulla tela inizialmente dei versi, per poi ricoprirli di colore. Parole invisibili che restano ancorate all'opera, come il suo passato resta attaccato a lei. Un atto di presenza che viene ribadito dalI'inserimento di materiali quotidiani, come involucri di cibo.


Fonte di ispirazione è il suo giardino, con il nascere e il perire delle piante, identificate con il vissuto. Un excursus che si confronta con la sua vita segnata da esperienze dolorose, vuoti da colmare e difficoltà ordinarie. Un groviglio esistenziale dove non sembra esserci una consapevole influenza artistica - bensì corrispondenze - dalla Street Art a Basquiat, dall'Art Brut all’Arte Africana. La collisione è violenta e travolgente ed evoca il bisogno di ricercare quelle concatenazioni che possono portare ad una rinascita.
 Dall'isolamento a cui si è costretta per anni, dal litorale laziale dove ora vive, a questa mostra che lei stessa definisce un miracolo.



Per l' occasione viene pubblicato un catalogo edito da Il Sextante a cura di Paola Valori, con un intreccio significativo tra le opere di Erika Capobianco e i versi di Francesca Nardi scritti appositamente per la mostra , un testo critico di Ugo Corvino e un'intervista di Paola Valori che restituisce al pubblico un ritratto senza filtri del suo vissuto.

La mostra sarà inaugurata sabato 9 marzo 2019 alle ore 18 con una degustazione di Maltese Food e Wine, e resterà visitabile anche domenica 10 marzo dalle 12 alle 19,30. Ingresso libero.

Riferimenti organizzativi +39 347 0900635